Il procuratore generale: "L'attentato funge da sprone alla nostra attività"

Di Landro: “Non ci faremo intimidire”

REGGIO CALABRIA (Apcom) – “Questa volta non ci sono dubbi che l’attacco era rivolto alla mia persona”. Cosi Salvatore Di Landro ad Apcom, mentre stava raggiungendo la sede della Procura Generale. Il magistrato che sta lasciando in questi momenti la propria abitazione si è detto anche convinto che le ‘ndrine hanno alzato il tiro: “Credono di intimidirci con queste aggressioni e questi attentati, ma noi continueremo a fare il nostro lavoro senza mollare neanche un centimetro di corda, che continueremo a stringere ancora di più attorno alle consorterie criminali”. E’ un Procuratore che parla a tutto tondo e che poi aggiunge: “Chi ha agito lo ha fatto con grande rapidità, tecnica e professionalità. Per la Procura Generale, questo attentato funge da sprone alla nostra attività”. Un ordigno ad alto potenziale è stato fatto esplodere nella notte intorno alle 2 contro l’abitazione del procuratore . Al momento della deflagrazione Di Landro si trovava in casa insieme alla moglie. Nessuno è rimasto ferito. L’esplosione ha provocato danni gravi anche al portone dell’edificio in cui abita Di Landro, in via Rosselli, al Parco Caserta.

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