ROMA – I difensori del cardinale Roberto Tucci, che ha diretto la Radio Vaticana dal 1985 al 2001, hanno impugnato la sentenza del Tribunale di Appello di Roma, del 14 ottobre 2009, con cui veniva respinta la richiesta di proscioglimento per l’imputato, dichiarando la prescrizione dei reati, e si confermavano gli effetti sul piano civile per le parti civili (cittadini e Codacons). Secondo i legali del cardinale Tucci, come si legge nel ricorso in Cassazione: “si deve, innanzitutto, osservare che nella data in cui è stata pronunciata la sentenza di annullamento il reato contestato al Cardinale Tucci era già estinto per prescrizione”.
E, inoltre data l’esistenza di un altro imputato, il defunto Padre Pasquale Borgomeo: “nel nostro caso troppo succinto e sintetico è stato il percorso logico compiuto dalla sentenza per pervenire alla sua conclusione con il risultato di confondere le posizioni degli imputati […]”.
Il Codacons è convinto, invece, che non ci sia stata alcuna confusione e che “anche i giudici della Suprema Corte, confermeranno le responsabilità della Radio Vaticana nei confronti degli abitanti di Cesano, che sicuramente hanno altri problemi anzichè pensare a quanto fosse succinta e sintetica la sentenza d’appello”.
Inoltre, il Codacons segnala che “il pm incaricato dalla Procura di Roma, Gianfranco Amendola, sta procedendo per omicidio, ma anche per le malattie come tumore e leucemia, nei confronti dei due dirigenti dell’emittente della Santa Sede e del direttore tecnico Costantino Pacifici”.
Il Codacons è convinto, invece, che non ci sia stata alcuna confusione e che “anche i giudici della Suprema Corte, confermeranno le responsabilità della Radio Vaticana nei confronti degli abitanti di Cesano, che sicuramente hanno altri problemi anzichè pensare a quanto fosse succinta e sintetica la sentenza d’appello”.
Inoltre, il Codacons segnala che “il pm incaricato dalla Procura di Roma, Gianfranco Amendola, sta procedendo per omicidio, ma anche per le malattie come tumore e leucemia, nei confronti dei due dirigenti dell’emittente della Santa Sede e del direttore tecnico Costantino Pacifici”.