La Fnsi ricorda la vicinanza e le raccomandazioni di Cossiga ai giornalisti

“Non andate d’accordo con i poteri”

Francesco Cossiga

Con Francesco Cossiga scompare una personalità di assoluto primo piano della vita istituzionale del Paese, protagonista primario della fase di costruzione della seconda repubblica, ancora incompiuta. Aveva visto per primo la fine della stagione repubblica post bellica e aveva aperto la strada a quella nuova anche a costo delle “picconate”.
Politico integrale, uomo di grande curiosità e cultura capace di grandi amicizie, ma anche di rancori e ritorni sul campo dello scontro precedente, il Presidente Cossiga è stato fonte e motivo di informazione e osservazione critica per tanti giornali e giornalisti. Alla fine volle diventare giornalista egli stesso, pubblicista certificato dall’Ordine dei giornalisti del Lazio il 2 luglio del 2003, dopo le sue collaborazioni a diverse tesate e soprattutto su ‘Libero’.
Attento al sindacato di categoria, accettò con entusiasmo e spirito di appartenenza, mai venuto meno, la tessera di socio onorario dell’Associazione della Stampa Sarda e, di conseguenza, della Fnsi, che gli fu data il 20 ottobre del 2003 a Cagliari, e la bandiera della Federazione della Stampa per il suo ottantesimo compleanno. Alla Fnsi, Cossiga non ha fatto mancare il suo sostegno nelle battaglie per la libertà di stampa, fino a intervenire direttamente a un incontro pubblico per far arretrare l’allora disegno di legge Mastella sulle intercettazioni, contro i limiti al diritto di cronaca.
“C’e’ un settore nel quale è meglio un eccesso di libertà che un difetto di libertà e questo è proprio il settore della stampa”, il suo messaggio, unito a due considerazioni: “Non vi è libertà di stampa laddove non vi è la sacralità del fatto ed è contro la deontologia del giornalismo affermare ciò che non è e negare quello che c’e’. E ancora (ai giornalisti): “Dovete rivendicare il vostro diritto di non andare d’accordo con i poteri, perchè quando questo accade e i poteri sono contenti della stampa vuol dire che qualcosa non funziona sul piano della libertà”.
La Fnsi partecipa, perciò, con cordoglio al lutto dei famigliari e dello Stato per la morte del Presidente Emerito della Repubblica, Senatore a vita e giornalista impegnato Francesco Cossiga, ricordandone la figura prestigiosa e complessa – da oggi affidata la giudizio di Dio e degli storici – di una personalità da raccontare e criticare, e da cui (lui in vita) essere criticati, ma nel riconoscimento del ruolo essenziale della libertà di stampa e del confronto tra idee, identità e culture differenti e plurali, caratteristica dei sistemi democratici.

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