ROMA – Un intervento autorevole sul Governo affinché la trattativa con Poste Italiane sulle tariffe per la spedizione di giornali e libri possa essere ripresa e condotta ad un esito positivo.
È questa la richiesta contenuta in una lettera che Mediacoop, Associazione delle Cooperative Editoriali e della Comunicazione, ha inviato al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta.
“Lo stallo del negoziato tra Poste Italiane spa ed Editori per la definizione delle nuove tariffe – scrive il presidente di Mediacoop, Mario P. Salani – sta determinando una situazione grave: numerose aziende editoriali dell’Associazionismo diffuso hanno sospeso le pubblicazioni ed altre si apprestano a farlo”.
Nella lettera di Mediacoop si sottolinea come le imprese cooperative del settore siano “in grande affanno” e non riescano ulteriormente a far fronte ai nuovi e imprevisti costi indotti dalle tariffe piene. “Per loro, infatti, qualunque incremento di costi non previsto e non trasferibile – è scritto – si trasforma in perdita certa: tutto ciò in un quadro in cui l’eliminazione del ‘diritto soggettivo’ crea grandissime difficoltà sul piano finanziario”.
In realtà, tutto il mondo dell’editoria, sia dell’informazione che dei libri, soffre di questa situazione. “La definizione di un accordo per una tariffa sostenibile – afferma Salani – diventa, dunque, indispensabile e urgente”.
“Abbiamo avuto modo, in tale senso -prosegue il presidente di Mediacoop – di sollecitare la stessa Direzione del Dipartimento della Presidenza del Consiglio e, tuttavia, riteniamo che senza un intervento del Governo per costruire un migliore equilibrio tra le parti e creare le condizioni per un loro avvicinamento, difficilmente potrà essere raggiunto un accordo”.
Da qui la richiesta a Letta di un “autorevole intervento affinché il Governo metta le parti in condizione di far riprendere la trattativa e condurla ad un esito positivo”.
Sulla questione interviene anche Luigi Bobba, deputato del Pd, vice presidente della Commissione Lavoro della Camera, affermando: “Tremonti firmi subito il decreto per lo stanziamento dei 30 milioni di euro a favore delle tariffe postali agevolate per il settore non profit. Non è più accettabile che continui a rinviare”.
A distanza di tre mesi dalla conversione del decreto incentivi – prosegue Bobba – che penalizza oltre 5mila associazioni che fanno dell’editoria un mezzo di educazione e cultura, il ministro Tremonti non vuole dar seguito nemmeno allo stanziamento dei 30 milioni di euro mentre è già in vigore il taglio di 60 milioni di euro voluto dal governo. La cifra prevista dal decreto incentivi non risolverebbero la situazione, ma almeno riuscirebbero a colmare il 50% del taglio che, dall’oggi al domani, il mondo del non profit, e non solo, ha dovuto subire. Questi 30 milioni sono il risultato di un ingiusto taglio poi parzialmente riparato appunto con il decreto incentivi. Che il governo continui ad infierire sul non profit, anche con i tempi di attuazione di ciò che è legge dello Stato, è non solo incomprensibile, ma vergognoso”.
“Il decreto attuativo – continua Bobba – è fermo al Ministero dell’economia e delle finanze da più di un mese, nonostante il ministero dello sviluppo economico glielo abbia prontamente trasmesso, mentre le associazioni arrancano e si vedono costrette a tirare la cinghia, o peggio, a tagliare alcune uscite editoriali, che rappresentano un servizio a favore della comunità”.
“La protesta/denuncia del di questo settore è giusta e merita una risposta tempestiva. Mi auguro quindi – conclude Bobba – che Tremonti non aspetti l’inizio di agosto per restituire l’atto al ministero dello sviluppo economico, perchè questo vorrebbe dire inevitabilmente scivolare a settembre e, non solo le associazioni, ma tutta la collettivita’ non può permetterselo”.