ROMA – “Quella di Calabria Ora, con il direttore che ha scelto la via delle dimissioni ‘per respingere’ l’intromissione dell’editore sulla gestione dei contenuti del giornale, è una vicenda inquietante che la Federazione della Stampa segue, offrendo il massimo sostegno al Sindacato dei Giornalisti della Calabria ed alla redazione del quotidiano, ai quali è dovuta la massima chiarezza. Ed è sicuramente importante che all’indomani della clamorosa protesta del direttore Paolo Pollichieni la redazione si sia compattata ed abbia eletto il Comitato di Redazione. L’organismo sindacale di base si è subito messo in attività insieme con il Sindacato dei Giornalisti della Calabria e ha lanciato una aperta iniziativa per il rispetto dell’autonomia e dei principi etici e deontologici della professione, nonché per la tutela dei posti di lavoro”.
“L’autonomia dell’informazione – ricorda la Fnsi – è un bene prezioso e i contenuti editoriali di un giornale, come stabilisce il contratto di lavoro e chiariscono la legge (quella sulla stampa e quella dell’Ordine professionale) e il codice deontologico, sono competenza dei giornalisti e non di altri. Le gravi denunce contenute nell’ultimo editoriale del direttore Pollichieni, nel momento in cui rassegna le dimissioni, seguito da sei colleghi, devono avere una risposta chiara e nitida. Inquieta non poco il grido di allarme del direttore dimissionario per la criticità di una situazione che egli indica collegata all’informazione data sulle inchieste giudiziarie delle ultime settimane che portano alla ribalta presunti rapporti fra mafia e politica, notizie di zone grigie, di ambigue frequentazioni, di oscure azioni della ‘ndrangheta”.
“Gli editori – afferma la Federazione Nazionale della Stampa – sinora hanno replicato pubblicamente negando addebiti e parlando di ‘ripristino dei normali rapporti di collaborazione’. Le circostanze in cui però si è realizzato uno strappo tanto delicato lo rendono preoccupante”. La Fnsi “sostiene i colleghi impegnati ad affermare l’autonomia e l’indipendenza dell’informazione rispetto a qualsiasi invasione di campo. Pronta a qualsiasi iniziativa ulteriore chiede che già nelle prossime ore Cdr e Sindacato dei Giornalisti della Calabria siano messi nelle condizioni di avere le risposte più appropriate e certe sull’accaduto e che nessun collega sia costretto a lasciare il lavoro perché sceglie di avere la schiena dritta”.