ROMA – Presentata oggi, a Palazzo Chigi, la versione in braille della rivista San Francesco Patrono d’Italia, alla presenza del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, di Padre Enzo Fortunato, direttore della rivista, Padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro Convento, e Tommaso Daniele, presidente dell’Unione Italiana Ciechi.
San Francesco Patrono d’Italia, l’organo ufficiale di stampa del Sacro Convento di Assisi, è il primo mensile cattolico per non vedenti.
È un mensile religioso/francescano che da oltre novant’anni affronta temi di attualità, cultura, società, ambiente, istruzione, ecc.La rivista è consultabile anche on-line grazie al sito internet www.sanfrancescopatronoditalia.it.
L’iniziativa del formato braille nasce da una forte richiesta da parte di persone non vedenti, alla luce delle vicissitudini della vita di San Francesco che lo hanno portato fino alla cecità.
Il formato braille delle rivista San Francesco Patrono d’Italia, verrà distribuito nelle sedi provinciali e regionali dell’UIC (Unione Italiana Ciechi) e nei centri di assistenza per non vedenti, nonché a tutti i ciechi che lo richiederanno, raggiungendo oltre 100.000 potenziali lettori.
San Francesco e la cecità.
Sono gli ultimi anni della vita di Francesco, tra il 1224 e il 1225. Francesco è ancora in viaggio per le città dell’Umbria e delle Marche ormai quasi cieco. Una malattia che aveva contratto probabilmente nel suo ultimo viaggio in Egitto e che si aggrava di giorno in giorno, costringendolo a cure inefficaci quanto dolorose. “L’uomo santo, quasi cieco e ormai prossimo a morire, incrociò le braccia e stese su di loro le mani in forma di croce (aveva sempre amato questo gesto) e benedisse tutti i frati, presenti e assenti, nella potenza e nel nome del Crocifisso”. (Leggenda minore, FF. n. 1387).