Fnsi: Giovanni Rossi risponde a Paolo Perucchini sui doveri del giornalista

Lealtà dell’informazione, ci vuole il Giurì

ROMA – L’appello a rivedere la Carta dei doveri del giornalista del 1993, lanciato (e pubblicato da Giornalisti Calabria il 7 luglio, ndr), con passione e fermezza, da Paolo Perucchini, componente della Giunta esecutiva della Fnsi, non è caduto nel vuoto.

Giovanni Rossi

A rispondere alla sollecitazione del collega è, infatti, Giovanni Rossi, segretario aggiunto della Fnsi, che tiene a sottolineare una realtà: “Caro Paolo, il tuo accorato messaggio ha, di fatto, già trovato accoglienza nel momento in cui la Federazione Nazionale della Stampa ha proposto di istituire il Giurì per la lealtà dell’informazione, e aggiungo che si tratta soltanto di una delle proposte fatte, attorno a cui ragionare”.

Quel che è certo è che “l’istituzione di questa nuova figura di garante – puntualizza Rossi, rivolgendosi direttamente a Perucchini – va proprio nella direzione da te indicata, che chiede alla categoria di compiere un ulteriore passo avanti verso i diritti dei cittadini. Cosa che si può fare mettendo mano alle leggi attuali, come quella che regolamenta la professione, senza la necessità di nuove norme, tantomeno di quelle in discussione, ora, in Parlamento”.

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