Il Consiglio nazionale invita i giornalisti italiani ad aderire alla protesta

L’Ordine con la Fnsi per il “silenzio”

ROMA – “In nome della riservatezza non si possono privare i cittadini delle notizie”. Con 122 voti favorevoli ed 1 contrario, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, riunito a Roma, “aderisce incondizionatamente alla protesta indetta dalla Federazione della Stampa contro il disegno di legge sulle intercettazioni che pone intollerabili limiti al diritto di cronaca”. Nel documento, di cui sono primi firmatari Alberto Vitucci e Michele Partipilo, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti “invita tutti i giornalisti italiani a partecipare allo sciopero per giungere al <<silenzio>> dell’informazione nella giornata di venerdì 9 luglio in difesa della libertà di stampa e dell’etica professionale”.

Il Consiglio nazionale “impegna il Presidente e il Comitato esecutivo a esperire ogni tentativo per modificare il disegno di legge in sede parlamentare in modo da impedire il bavaglio all’informazione; dà mandato al Presidente e al Comitato esecutivo del Cnog, nella malaugurata ipotesi che il ddl venisse approvato nell’attuale formulazione, a ricorrere a ogni possibile azione legale per  difendere il diritto dei cittadini a essere informati e il dovere dei giornalisti a informare correttamente; fa voti affinché le forze parlamentari si rendano conto della profonda ferita che le limitazioni alla libertà d’informazione arrecherebbero alla vita democratica del nostro Paese”.

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