Scatta la seconda trance di aumento per i contrattualizzati Fieg-Fnsi

Giornalisti, un po’ di ossigeno in busta paga

ROMA – Grazie al rinnovo del contratto di lavoro in vigore dal primo aprile 2009 fino al 31 marzo 2013, dal primo giugno 2010 è scattata la seconda trance di aumenti sui minimi contrattuali per i giornalisti italiani. E il 30 giugno va in pagamento anche la redazione (art. 16 Ccnl). Una boccata di ossigeno per una categoria sotto tiro da tutti i punti di vista, che nonostante la crisi vede comunque lievitare considerevolmente (se rapportata alle altre categoria di lavoratori dipendenti) le proprie retribuzioni. Anche quelle dei colleghi delle redazioni dove non vi è il contratto integrativo aziendale che rappresentano una parte via via crescente della categoria tanto più in questa pesante fase in cui versa il settore.

La parte economica del contratto Fnsi-Fieg andrà in scadenza per il rinnovo il 1 aprile 2011 per il biennio 2011-2013. I minimo di stipendio del redattore con più di 30 mesi è aumentato a giugno da 1892,84 a 2017,84 euro ai quali va aggiunta l’indennità di contingenza che è di 571,87 (2.589,71) e la parte variabile della retribuzione. L’indennità redazionale del redattore con oltre 30 mesi di anzianità professionale è pari a 800,51 euro ai quali vanno aggiunti altri 800,51 (in cifra fissa) parametrata sulla qualifica. All’indennità redazionale non va sommata l’indennità di contingenza.

L’aumento dei minimi tabellari che si è ottenuto con la rinnovazione contrattuale è stato pari a 265,00 € (suddiviso nel biennio di vigenza contrattuale) per la qualifica di redattore ordinario con + di 30 mesi di anzianità professionale. Ovviamente, – spiega il direttore generale della Fnsi Giancarlo Tartaglia, l’aumento in cifra è maggiore per le qualifiche superiori secondo la scala parametrale in atto. Occorre precisare che, per quanto riguarda il redattore con – di 30 mesi di anzianità professionale, l’incremento del minimo è stato calcolato non sul parametro 0,71 ma su quello 0,81, assicurando in questo modo ai colleghi che ricoprono questa qualifica un maggiore aumento retributivo (+214,6 € anziché +190 €)”.

Questa è stata una scelta ad alto valore simbolico, oltre che economico, della Fnsi nell’ottica del patto generazionale che ha contraddistinto l’impostazione del contratto di lavoro dei giornalisti. Alla luce della profonda crisi finanziaria e strutturale che si è abbattuta sull’economia dei paesi occidentali la politica contrattuale della Fnsi si è dimostrata lungimirante. Se non avessimo chiuso il contratto nella primavera del 2009, oggi non avremmo un contratto e gli aumenti che alimentano non solo gli stipendi, ma anche in percentuale gli istituti della categoria Inpgi, Casagit, Fondo complementare, che sono il nostro welfare.

E non avremmo il fondo pubblico dei 20 milioni all’anno, ottenuto dalla Fnsi insieme con l’Inpgi, che ci permette di sostenere gli esodi derivanti dalla crisi. “Per quanto riguarda – precisa Giancarlo Tartaglia – le qualifiche di direttore, condirettore e vicedirettore si ricorda che, ai sensi dell’art.3 delle norme transitorie e di attuazione, a queste qualifiche deve essere riconosciuto l’aumento del minimo di stipendio previsto per il caporedattore.

L’aumento dei minimi a regime risulta, perciò, pari ad un incremento del 15,12%. Se si considera, invece, la retribuzione annua del “redattore campione”, che si può considerare come retribuzione media della categoria, l’aumento sarà del 9,02%. Si deve tener presente, inoltre, che nel primo biennio del contratto (2001-2003) scaduto l’incremento del minimo del redattore ordinario è stato di 155 € e nel secondo biennio (2003-2005, di fatto in vigore sino al 31 marzo 2009) di 92,95 € per un totale complessivo di 247,95 €, una cifra per il quadriennio inferiore a quella ottenuta in questo rinnovo per un biennio”. Le tabelle con gli aumenti sono pubblicate sul sito della Fnsi nella sezione contratti, e nel taglio basso dove il direttore della Fnsi spiega il contratto.

Enrico Ferri
Vicesegretario nazionale della Fnsi

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