A Reggio Calabria ennesimo attentato al cronista sportivo di Radio Antenna Febea

Incendiata l’auto del giornalista Gianni Baccellieri

L’autovettura del giornalista Gianni Baccellieri (nel riquadro) distrutta dalle fiamme

REGGIO CALABRIA – Ennesima intimidazione ai danni del giornalista Giovanni Baccellieri, cronista sportivo di Radio Antenna Febea. Ignoti, la notte scorsa a Reggio Calabria, hanno incendiato la sua autovettura che è rimasta completamente distrutta dalle fiamme. Nel febbraio dello scorso anno all’auto di Baccellieri erano state tagliate le gomme e infranti i vetri dei finestrini.
Radio Antenna Febea, denunciando l’attentato, sottolinea che “questo ennesimo vile gesto d’intimidazione non potrà fermare la libera informazione che ogni giorno cerchiamo di garantire dalle nostre frequenze. Forniremo ogni supporto possibile a Gianni – evidenzia Radio Antenna Febea – per superare questo difficile momento e auspichiamo venga fatta chiarezza da parte delle autorità competenti su questo preoccupante episodio”.
“Piena solidarietà” a Gianni Baccellieri viene espressa dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dal Sindacato Giornalisti della Calabria, dall’Ordine dei giornalisti e dal Gruppo Calabrese dell’Unione Stampa Sportiva Italiana che, nel ribadire che non sarà certo un attentato ad imbavagliare la libertà di espressione, auspicano che “le forze dell’ordine e la magistratura facciano piena luce sull’ennesimo episodio di cui è rimasto vittima il giornalista”.
Solidarietà a Gianni Baccellieri anche dalla Redazione di Giornalisti Italia alla quale il giornalista ha affidato un messaggio di ringraziamento per tutti coloro che in queste ore gli sono vicini: “dal questore all’arcivescovo, dal vicesindaco alle forze politiche e sociali, alla dirigenza della Reggina Calcio, ma soprattutto dai tifosi ai cittadini che mi hanno espresso solidarietà e apprezzamento invitandomi ad andare avanti. Cosa che farò senza esitazione perché chi ha voluto alzare il tiro deve comprendere che le mie opinioni sono espresse nel pieno rispetto del diritto di critica”. (giornalistitalia.it)

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