È successo in un campo della Croce Rossa. Parisi e Albanese (Fnsi): “Grave episodio”

Crotone: aggredito il giornalista Giuseppe Laratta

Giuseppe Laratta

CROTONE – Giuseppe Laratta, giornalista pubblicista e videoreporter dell’emittente televisiva LaC, è stato aggredito oggi pomeriggio a Crotone. Laratta era impegnato nella realizzazione di un servizio sul campo che la Croce Rossa sta allestendo su un terreno del Comune di Crotone per prestare aiuto ai senzatetto in questi giorni di freddo e gelo.
Laratta è stato colpito violentemente al volto da un uomo che lo ha assalito alle spalle, tentando di strappargli via la telecamera. L’uomo che lo ha aggredito, anche minacciandolo e insultandolo pesantemente, si è presentato come il figlio dell’ex custode del terreno sul quale è in allestimento il campo. Giuseppe Laratta si è quindi recato in Questura per sporgere denuncia.
«È grave quanto accaduto oggi al giornalista Giuseppe Laratta – affermano il segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e il delegato alla Legalità della Fnsi, Michele Albanese –. L’aggressione ad opera di un soggetto che ha agito senza timore alcuno colpendo il collega alle spalle e tentando anche di strappargli la telecamera mentre stava effettuando un servizio sull’allestimento di un campo della Croce Rossa a Crotone, è preoccupante e denota il clima pesante che si respira, in Calabria come altrove, purtroppo, nei confronti di chi cerca di fare semplicemente il proprio lavoro. Informare».
«Nell’esprimere la vicinanza del Sindacato dei giornalisti al collega Giuseppe Laratta, ci auguriamo – proseguono Parisi e Albanese – che anche in questo caso le forze dell’ordine e la magistratura agiscano nel più breve tempo possibile identificando l’aggressore e contestandogli i reati di cui si è reso protagonista. Solo così potranno essere fatte giustizia e chiarezza sull’ennesimo attacco alla stampa».
Parisi e Albanese, che hanno già sentito telefonicamente il Prefetto di Crotone, Cosima Di Stani, invitano, quindi, il corrispondente de LaC a «continuare a fare il suo lavoro senza farsi condizionare da nulla e da nessuno». (giornalistitalia.it)

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