Il primo progetto per promuovere fra i minori un uso corretto dei mass media

In rete, ma liberi dalle bufale

REGGIO CALABRIA – “In rete, ma liberi” è il primo progetto nato in Italia per promuovere fra i minori un uso corretto e consapevole dei mass media di nuova tecnologia (internet, social network, etc) e fornire strumenti di contrasto alle fake news. Un percorso culturale formativo e informativo, ideato e realizzato dall’associazione culturale Cult 3.0, che fornisce strumenti di tutela dai meccanismi che provocano un forte allarme sociale conseguente alle pratiche scorrette nell’utilizzo delle moderne tecnologie di comunicazione di massa. Pratiche negative che rischiano di diffondersi principalmente fra i minori, bombardati quotidianamente da informazioni e notizie, senza filtri, ma anche dalla diffusione irresponsabile di notizie non verificate e inattendibili, le cosiddette fake news o bufale.
Fenomeni che hanno già dato vita, anche nel nostro Paese, a gravi e preoccupanti episodi, considerato che più di un giovane ha perso la vita per le conseguenze dell’uso indiscriminato dei moderni mezzi di comunicazione di massa.
È nata da qui la necessità di precorrere i tempi offrendo uno strumento di formazione e partecipazione sociale attiva ad un percorso formativo finalizzato all’utilizzo consapevole dei network.
Inoltre, è in atto la costituzione di una rete, che coinvolga le agenzie formative del territorio aderenti al progetto per la partecipazione ad una piattaforma di confronto ed interscambio delle esperienze, ma anche di divulgazione dei risultati conseguiti.
Il percorso pilota del progetto “In rete, ma liberi” è stato attivato presso l’Istituto comprensivo Alvaro Gebbione di Reggio Calabria dall’associazione Cult 3.0, presieduta da Alessandro Grilletti, che lo ha elaborato e donato alla scuola, grazie alla volontà della dirigente scolastica Margherita Nucera di promuovere l’Istituto comprensivo Alvaro Gebbione di Reggio Calabria quale capofila dell’iniziativa, consideratane la forte pregnanza sociale e l’alta valenza formativa, in collaborazione con l’Associazione Biesse e il contributo di Apga (Associazione pasticceri gelatieri artigianali di Confesercenti).
Responsabile e ideatrice del progetto è Emilia Condarelli (Associazione Cult 3.0) giornalista professionista, esperta di comunicazione, direttore della testata giornalistica e web tv yeslive.it (edita dalla stessa Associazione Cult 3.0), conduttrice TV del programma quotidiano “Strettamente personale”.
Il percorso pilota, che prevede 3 giornate formative, ha visto gli studenti partecipare ieri alla XXIV Giornata mondiale della libertà di stampa organizzata, a Reggio Calabria, da Federazione Nazionale della Stampa Italiana Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria, con la collaborazione di Odg, Inpgi e quotidiano Giornalistitalia.it, nell’Auditorium “Nicola Calipari” di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria.
Il 4 maggio, alle ore 11, è previsto l’evento conclusivo del progetto pilota presso l’Istituto comprensivo Alvaro-Gebbione di Reggio Calabria.
All’incontro finale parteciperanno il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Antonio Marziale, il segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi; Margherita Nucera, dirigente dell’Istituto Alvaro-Gebbione; Bruna Siviglia, presidente Associazione Biesse e la giornalista Emilia Condarelli.
Nel corso dell’incontro sarà proiettato il video-spot sul corretto uso del web e dei social network, realizzato con gli studenti attraverso un’attività di brainstorming e prodotto dall’associazione Cult 3.0 durante l’attività formativa.
Gli artigiani dell’Apga, che sostengono il progetto, offriranno un rinfresco di pasticcini ed una torta tematica sul cyberbullismo. (giornalistitalia.it)

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