Il libro di Bruno Palermo finalista del Mattarella: sempre uccisi donne e bambini

“Al posto sbagliato”, i falsi miti delle mafie

Bruno Palermo

CROTONE – “Al posto sbagliato. Storie di bambini vittime di mafia” (Rubbettino Editore, pagine 196,euro 14), il libro scritto dal giornalista Bruno Palermo, con la preziosa prefazione di don Luigi Ciotti, è nella rosa dei finalisti della seconda edizione del “Premio Piersanti Mattarella” nella sezione Libri-Giornalismo.
I componenti della “Onlus Memoria nel Cuore”, ideatrice e organizzatrice della II edizione del Premio Letterario Piersanti Mattarella 2016 si sono riuniti, presso l’aula consiliare del Comune di Terrasini (Palermo), comune patrocinante del Premio Piersanti Mattarella 2016.  Un bel riconoscimento al lavoro svolto dal giornalista crotonese che, attraverso il suo libro, fa memoria delle storie dei bambini vittime innocenti di mafia a testimonianza che le mafie hanno sempre ucciso i bambini – come scrive lo stesso autore nell’introduzione: “Le mafie hanno sempre ucciso i bambini. Le regole per le quali donne e bambini non vanno toccati sono un falso mito. Un mito smentito dai 108 nomi racchiusi nelle storie di minori vittime innocenti di mafia contenute in questo lavoro.
Storie che servono per fare e costruire memoria. Conservarla, tramandarla. Storie note e meno note che diventano veri e propri simboli della barbarie umana. Ogni nome, ogni racconto diventa parte di un dolore collettivo. Un moto di resistenza civile che nasce dal sangue innocente delle vittime e dal dolore dei loro familiari. Non esiste né un posto sbagliato, né un momento sbagliato per i bambini vittime di mafia: un campo di calcetto, il portone di casa, la pizzeria in cui si lavora, la piazza sotto casa, l’auto dei genitori. Al posto sbagliato ci sono sempre assassini e mafiosi”.

Il Giornale di Sicilia del 29 dicembre 1896

Dodò Gabriele

Il libro di Bruno Palermo smentisce clamorosamente due grandi luoghi comuni. Il primo è quello secondo cui le mafie un tempo avevano un codice di onore che impediva di toccare donne e bambini. Falso mito smentito dalle 108 storie dei minori uccisi dalle mafie e raccontate con scrupolo in ordine cronologico, cioé dal 27 dicembre 1896 quando a Palermo la mafia uccide Emanuela Sansone, 17 anni, donna e ragazzina.
Da allora una lunga scia di sangue innocente, fino ad arrivare ai nostri giorni. L’altro luogo comune è il posto sbagliato.
Il titolo del libro è provocatorio e, come spiega il giornalista crotonese, fu proprio il papà di Dodò Gabriele a ribellarsi a questa teoria: “Mio figlio – dice Giovanni – aveva 11 anni ed era su un campo di calcetto.Non è un posto sbagliato”.
Il Premio Letterario-Giornalistico Piersanti Mattarella è riservato ad autori di romanzi e prosa in lingua italiana con particolare interesse o attinenza al tema dell’impegno e della resistenza civile (lotta alla criminalità organizzata, promozione sociale, filantropia, cultura dell’impegno, solidarietà, tolleranza, multiculturalismo, educazione civica…). Obiettivo del Premio è valorizzare e promuovere opere d’ingegno letterario e culturale d’ispirazione sociale, per celebrare l’opera morale, istituzionale e civile di Piersanti Mattarella, politico, Presidente della Regione Siciliana e strenuo avversario della cultura mafiosa.
Domenica 20 novembre, alle ore 20.30, verranno presentate le opere finaliste, candidate alla vittoria della II edizione del premio Piersanti Mattarella, presso la Sala grande della prestigiosa Villa Guglielmi di Fiumicino, Comune patrocinante dell’edizione 2016 del Premio Piersanti Mattarella. Lunedì 21 novembre, invece, alle ore 17 nella Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, in via di Campo Marzio 74, a Roma, saranno invece proclamati i vincitori della seconda edizione del Premio Piersanti Mattarella. La finale sarà preceduta dal II convegno Memorial Piersanti Mattarella “Il recupero del senso del dovere”. (giornalistitalia.it)


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