Parisi (Fnsi): “Tappa fondamentale per il dialogo e la tutela dei diritti dei giornalisti”

Fiduciario di redazione al Comune di Cosenza

Annarita Callari, Giuseppe Di Donna, Elena Scrivano e Carlo Parisi (Foto Giornalisti Italia)

COSENZA – L’Ufficio Stampa del Comune di Cosenza ha eletto il suo fiduciario. Sarà il giornalista Giuseppe Di Donna ad interfacciarsi con i vertici dell’Amministrazione Comunale quando ci sarà da discutere di vicende cheriguardano il delicato settore dell’informazione. Spetterà a lui sedersi, in rappresentanza dei giornalisti e con l’assistenza del Sindacato Giornalisti della Calabria, ai tavoli aziendali che l’ente convocherà con tutte le sigle che rappresentano le altre categorie di lavoratori dipendenti assunti a Palazzo dei Bruzi.
Cosenza è il primo Comune calabrese ad eleggere un fiduciario di redazione all’interno dell’Ufficio Stampa. Un segnale importante per il dialogo con la Pubblica Amministrazione e la tutela dei diritti dei giornalisti.
“L’Ufficio Stampa del Comune di Cosenza, da oltre trent’anni a Palazzo dei Bruzi punto di riferimento stabile per colleghi e cittadini, ha compiuto oggi un passo significativo con l’elezione di un fiduciario di redazione. Un doveroso grazie va al Sindacato Giornalisti della Calabria, guidato da Carlo Parisi, per aver favorito questo traguardo”. Sono queste le parole di Elena Scrivano, dirigente dell’Ufficio Stampa del Comune di Cosenza nel commentare l’elezione del Fiduciario di redazione avvenuta alla presenza dei colleghi Raffaella Salamina della Giunta esecutiva del Sindacato Giornalisti della Calabria e Francesco Cangemi del Dipartimento sindacale.
“L’importanza del ruolo degli addetti stampa nella Pubblica amministrazione – ricorda la Scrivano – è ormai assodata e riconosciuta ad ogni livello. Restano, però, ancora da compiere passi importanti perché per questo ruolo venga rafforzato e reso sempre più autorevole con le necessarie previsioni di legge – a tutela dei giornalisti interessati, ma anche e soprattutto dei cittadini utenti – a cominciare dal riconoscimento del contratto di lavoro giornalistico, atteso da decenni. Il collega Giuseppe Di Donna, con il suo garbo e la sua competenza, saprà certamente offrire un contributo di rilievo per la crescita non soltanto dell’Ufficio stampa del Comune di Cosenza, ma dell’intera categoria dei giornalisti inseriti negli uffici pubblici calabresi. A lui i migliori auguri di buon lavoro da parte mia e della collega Annarita Callari”.
Nel complimentarsi con tutti i colleghi dell’Ufficio Stampa del Comune di Cosenza e nel formulare i migliori auguri di buon lavoro al fiduciario Pino Di Donna, il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, ricorda che “la rappresentanza sindacale è un fondamentale strumento di tutela e difesa dei diritti dei giornalisti, a partire da quelli relativi al controllo sull’applicazione del contratto e l’organizzazione del lavoro e alla conciliazione delle controversie individuali o collettive”.
“In una regione come la Calabria, inoltre, l’elezione del Fiduciario al Comune di Cosenza, che segue quella avvenuta nei mesi scorsi al Consiglio regionale della Calabria, assume un significato ancora più importante a testimonianza dell’impegno del Sindacato dei giornalisti nei confronti di “un settore vecchio, ma ancora vergine in materia occupazionale. Certo – ricorda Parisi – 16 anni dalla sua approvazione, la legge 150/2000 continua a segnare il passo, nonostante i significativi progressi ottenuti anche in virtù della sentenza della Corte Costituzionale in tema di agibilità sindacale, che ha riconosciuto il diritto, per i giornalisti iscritti alla Fnsi, di eleggere la propria rappresentanza sindacale”.
“Non bisogna, comunque, sottovalutare – conclude Parisi – le pericolose involuzioni, con balzane machiavelliche creazioni di nuove figure professionali create ad hoc per aggirare la legge, soprattutto in tema di riconoscimento di funzioni e selezione del personale, che deve essere pubblica e trasparente, se vuole realmente soddisfare il principio di servizio pubblico e non replicare l’ufficio del portavoce, che è ben altra cosa rispetto al lavoro giornalistico”. (giornalistitalia.it)

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