Approvate dall’Europarlamento dopo lo scandalo delle intercettazioni telefoniche da parte dell’agenzia di sicurezza americana Nsa

Norme più severe sul trasferimento dei dati personali

STRASBURGO (Francia) – L’Europarlamento ha approvato oggi norme più rigide sui trasferimenti dei dati personali a paesi esterni all’Unione europea: dopo lo scandalo delle intercettazioni telefoniche da parte dell’agenzia di sicurezza americana Nsa, le nuove regole mirano a garantire ai cittadini il pieno controllo sui propri dati personali e, allo stesso tempo, a facilitare la circolazione di dati delle imprese all’interno dell’Unione.
I deputati vogliono anche aumentare le ammende inflitte alle imprese che infrangono le regole fino a 100 milioni di euro o al 5% del fatturato mondiale. Le regole approvate oggi dal Parlamento in sessione plenaria a Strasburgo aggiornano la legislazione europea in vigore, adottata 19 anni fa.
Ora la parola torna al Consiglio dei 28 paesi, al quale il relatore tedesco, l’eurodeputato verde Jan Philipp Albrecht, lancia un appello: “Ogni ulteriore rinvio sarebbe irresponsabile. I cittadini europei si aspettano l’adozione di una forte regolamentazione sulla protezione dei dati in tutta l’Ue. Se ci sono alcuni Stati membri che non vogliono concludere dopo due anni di negoziati, la maggioranza dovrebbe andare avanti senza di loro”.
Il pacchetto di protezione dei dati consiste in un regolamento generale che copre la maggior parte delle norme sul trattamento dei dati personali nell’Unione europea, sia nel settore pubblico sia nel privato,approvato con 621 voti a favore, 10 contrari e 22 astensioni, e in una direttiva relativa al trattamento dei dati personali per prevenire, indagare e perseguire i reati penali o per applicare sanzioni penali: in questo caso la maggioranza è stata meno schiacciante, con 371 voti a favore, 276 contro e 30 astensioni. (Agi)

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