Gli agenti hanno perquisito computer e agende del cronista Riccardo Lo Verso. L’Unci: “Così si reprime la libertà di stampa”

Palermo: agenti della Dia nella redazione di “Live Sicilia”

Riccardo Lo Verso aveva già subito una perquisizione ad ottobre 2013

ROMA – Agenti della Dia, nel pomeriggio, hanno effettuato una perquisizione disposta dall’autorità giudiziaria nella redazione palermitana di “Live Sicilia” e di “S”. Sono stati acquisiti supporti informatici e agende del cronista Riccardo Lo Verso, autore di un articolo sull’interrogatorio del finanziere Vito Roberto Palazzolo, arrestato qualche tempo fa in Thailandia ed estradato il mese scorso in Italia.
Nell’esprimere piena solidarietà al collega Lo Verso, il presidente dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani, Guido Columba ed il presidente dell’Unci Sicilia, Leone Zingales, ribadiscono che la perquisizione in una redazione non ha alcun fondamento giuridico in quanto nessun segreto d’ufficio può essere violato dai giornalisti che non hanno alcuna responsabilità di custodia di documenti nè di altro genere non essendo pubblici ufficiali.
L’Unci ricorda che la Corte di Strasburgo ha più volte sanzionato lo strumento della perquisizione utilizzata da alcuni Stati europei nei confronti dei giornalisti, affermando che è un modo per reprimere la libertà di stampa, presupposto base di uno stato democratico. (Unci)

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