La denuncia di Unci e Sindacato: “Con il pretesto di ‘fughe di notizie’ si impedisce l’informazione in presa diretta”

Campidoglio, i Cronisti romani: “Inaccettabile giro di vite”

Romano Bartoloni, pres. Sindacato Cronisti Romani

Il sindaco di Roma Ignazio Marino

ROMA – L’Unione nazionale cronisti romani e il Sindacato cronisti romani denunciano l’inaccettabile giro di vite del Comune nei confronti della stampa con il pretesto di “fughe di notizie”, in realtà per impedire ai cronisti l’informazione in presa diretta e colta dal vivo.
Le porte del Campidoglio non possono essere aperte o chiuse a discrezione o, peggio, a capriccio di questo o quell’altro amministratore pro tempore o di questa o quella occasione ufficiale.
In ragione della libertà di stampa e ai sensi della legge sulla trasparenza, l’ente locale deve garantire, specie ai cronisti, la libera circolazione e la massima accessibilità allo scopo di favorire il controllo critico sull’attività amministrativa in nome e per conto della cittadinanza.
Peraltro, da sempre in Campidoglio, con il tesserino professionale o con la carta di accredito, si è garantito l’ingresso nel palazzo Senatorio in ogni ora del giorno e anche prescindere dallo svolgimento di eventi pubblici o di conferenze-stampa.

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