Il Tribunale di Catanzaro ha mandato in decisione la richiesta di concordato fallimentare avanzata dall’azienda

Radio Telespazio spa verso il baratro del fallimento

CATANZARO – Dopo oltre sei anni di bagarre giudiziaria – a seguito di decine di licenziamenti illegittimi e reintegre mai effettuate, nonostante ben due gradi di giudizio – è forse giunta al capolinea la triste storia di RadioTeleSpazio Spa.
Il Collegio della Sezione Fallimentare del Tribunale di Catanzaro (giudici Rizzo, Damiani e Gioia) ha mandato in decisione la richiesta di concordato fallimentare avanzata dall’azienda a cui tutti i principali creditori – difesi dagli avvocati Giuseppe Corea e Crescenzio Santuori – hanno proposto legittima opposizione, sulla base di oggettiva insufficienza di tempi e garanzie del supposto concordato.
Nella più recente udienza in cui il Collegio ha convocato per un libero interrogatorio l’amministratore delegato di Telespazio, Tony Boemi (jr), l’azienda – difesa dagli avvocati Raffaele e Francesco Mirigliani, quest’ultimo anche consigliere e vicepresidente della stessa società – ha invece delegato un consigliere (Muraca) a chiarire i dubbi e le incongruenze emersi dalla relazione del commissario giudiziale, in cui si evidenziano ammanchi e debiti reali tre volte maggiori della somma pur alta indicata dall’azienda.
Dal canto suo, il pubblico ministero,  senza mezzi termini, ha confermato al Collegio che quanto emerso nel corso dell’interrogatorio non ha superato le discrasie riscontrate nella relazione.
Il fascicolo passa, quindi, contestualmente anche alla Procura della Repubblica per ogni più opportuna determinazione in merito. Per RadioTeleSpazio Spa si avvicina il baratro del fallimento e si annunciano azioni di responsabilità da parte di chi non riesce a darsi pace nel vedere un’azienda che, in poco tempo, oltre a cancellare decine di posti di lavoro, ha distrutto in poco tempo un trentennale patrimonio culturale ed editoriale di primo piano per l’intera regione.

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