Il 6 giugno scorso “Giornalisti Calabria” annunciò per primo che l’inviato de “La Stampa” rapito in Siria era vivo

Liberato il giornalista Domenico Quirico

Domenico Quirico

ROMA –  Il giornalista Domenico Quirico, 62 anni, inviato del quotidiano “La Stampa”, è stato liberato e sta rientrando in Italia. La notizia che “Domenico Quirico è vivo” è stata lanciata il 6 giugno scorso, alle ore 15.12, dal quotidiano “Giornalisti Calabria” sia sul sito Internet che su Twitter, e poi annunciata al 28° Congresso mondiale della Stampa, a Dublino, dal segretario generale della Fnsi, Franco Siddi.
Tre ore dopo, il direttore de “La Stampa” Mario Calabresi, l’aveva confermata prima via Twitter e successivamente sul sito del quotidiano torinese, puntando sullo stesso titolo usato da “Giornalisti Calabria”.
“Domenico Quirico e il cittadino belga Pier Piccinin sono liberi”, ha infatti reso noto Palazzo Chigi con un comunicato ufficiale. Questa sera faranno rientro in Italia atterrando all’aeroporto di Ciampino dove saranno accolti dal ministro degli Esteri, Emma Bonino.
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha espresso alla famiglia del giornalista de “La Stampa”, al direttore Mario Calabresi e per suo tramite a tutta la redazione la sua “più viva soddisfazione. La speranza – ha sottolineato Letta – non era mai venuta meno e vengono ora coronati dal successo tutti gli sforzi messi in campo per un esito positivo della vicenda”. (GC)
”Siamo emozionate e felici. Lo aspettiamo a casa e non vediamo l’ora di abbracciarlo”: così all’Ansa, Eleonora Quirico, una delle due figlie di Domenico. Sposato con Giulietta, ha due figlie, Eleonora e Metella.
Nell’agosto 2011, nel tentativo di arrivare a Tripoli durante la rivolta anti-Gheddafi in Libia, fu rapito insieme con due colleghi del Corriere della Sera e uno di Avvenire. Durante il sequestro fu ucciso il loro autista, i reporter sono stati liberati solo due giorni dopo.
Quirico ha seguito tutte le vicende africane degli ultimi vent’anni, dal Ruanda al Congo, alla Somalia. Negli ultimi anni si è dedicato alla guerra in Mali, è stato in Somalia e ora era la quarta volta che si trovava in Siria.
Quirico era entrato in Siria il 6 aprile ed aveva dato notizia di sé per l’ultima volta a giugno. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso “vivissimo apprezzamento per l’impegno dispiegato dal ministro Emma Bonino, dal ministero degli esteri e dai servizi per il successo di tutti i delicatissimi passi volti a garantire la libertà di Domenico Quirico”.
La notizia della liberazione di Domenico Quirico “mi riempie di grande gioia e di soddisfazione. Il mio pensiero va prima di tutto ai parenti che potranno finalmente riabbracciare Quirico dopo tanti mesi e numerosi momenti di ansia”. Così il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha commentato la liberazione del giornalista.
“Il mio ringraziamento – prosegue Bonino – va a chi ha contribuito sostanzialmente al felice esito della vicenda: la Farnesina e la sua Unità di crisi, gli altri apparati dello Stato che insieme hanno con grande determinazione seguito ogni possibile canale per portare a soluzione un caso particolarmente complicato in un contesto ambientale cosi difficile come quello siriano. La liberazione del giornalista è anche una bellissima notizia per tutti i rappresentanti dei media che rischiano la vita sui fronti di guerra per raccontare la verità in situazioni estreme”, conclude il ministro. (Agi).

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