Il soldato americano informatore del sito di Julian Assange, Wikileaks, ammette le sue colpe davanti alla Corte Marziale

Wikileaks: la “talpa” Manning si scusa con gli Usa

Bradley Manning

FORT MEADE (Maryland/Usa) – “Mi dispiace che le mie azioni abbiano danneggiato delle persone e gli Stati Uniti”. Bradley Manning, il soldato americano informatore del sito di Julian Assange, Wikileaks, ha così ammesso le sue colpe davanti alla Corte Marziale americana che lo ha condannato per una decina di capi d’accusa.
“Voglio andare avanti – ha aggiunto – ma capisco che devo pagare un prezzo”. Per il venticinquenne si profila una pena di 90 anni di prigione per reati tra cui quello di spionaggio e di frode informatica. (Agi)

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