Il presidente dell’Assostampa Campania, Enzo Colimoro, difende il sindaco De Magistris al quale chiede, invece, collaborazione

“Troppe speculazioni sul Circolo della Stampa di Napoli”

La Casina del Boschetto che ospitava il Circolo della Stampa di Napoli

Enzo Colimoro

NAPOLI – “Ogni qualvolta si parla della Casina del Boschetto e del Circolo della Stampa d Napoli, si ha l’impressione che ci si trovi di fronte alla più misera delle speculazioni, soprattutto all’interno della categoria – di cui una parte, nel lontano 1999, non fu immune da colpe gravissime”. Il presidente dell’Assostampa Campania, Enzo Colimoro, interviene sulla vicenda della Casina del Boschetto-Circolo della Stampa affermando che “oggi, invece, al collega Di Costanzo, al pari di altri giornalisti che in questi anni hanno riacceso i riflettori su una delle pagine più strambe della vita amministrativa della città di Napoli, va un particolare grazie per aver, con la sua inchiesta, innescato un dibattito utile a tutti”.
“Domani – sottolinea Colimoro – tutti ne parleranno della Casina del Boschetto. Ognuno se la prenderà con l’Amministrazione, senza sapere chi, come e quando, ognuno si dichiarerà disponibile a trovare soluzioni ma nessuno ne offrirà una. Come Assostampa, invece, ancorchè qualcuno addebiti all’attuale governo della città la colpa di non averla restituita ai giornalisti, obbligati dall’onestà intellettuale non riteniamo di dovercela prendere con l’attuale sindaco”.
Il presidente dell’Assostampa spiega che “chi la tolse alla città e ai giornalisti non fu Luigi De Magistris. Piuttosto chiediamo al sindaco, con grande spirito di collaborazione e di amore per la città di Napoli, di sederci intorno ad un tavolo e di individuare possibili soluzioni per farne una casa della cultura, un luogo di eccellenza com’era, d’intesa con le istituzioni regionali, provinciali e comunali. Una casa che includa anche il patrimonio dell’Emeroteca Tucci, da troppo costretta a fare i conti con pesanti difficoltà economiche”.
“Stabilito l’obiettivo comune, come arrivarci (se attraverso un comodato d’uso, un accordo pluriennale o altre soluzioni) – ritiene il presidente dell’Assostampa campana –  è solo un passo successivo. Così come potrebbe essere una via percorribile quella di pensare all’acquisto da parte dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti della struttura, magari inserendola al pari di altri immobili nel patrimonio dismissibile – come pure se ne parlò qualche anno fa tra la disattenzione degli amministratori precedenti all’attuale Giunta.
Insomma, conclude Colimoro, “se si vuole, le soluzioni si possono trovare. Come giornalisti privati della loro casa naturale avremmo preferito provare invidia perché della Casina del Boschetto si era deciso di farne altro. Vederla ridotta così è una ferita che non trova spiegazione neanche nella perversione delle menti, ma solo nella miopia, meglio nella cecità, di chi ha gestito la città di Napoli”.

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