Danneggiati la vecchia sede e un magazzino del quotidiano siciliano. Il direttore Giuseppe Bianca: “Non riusciranno a piegarci”

Duplice attentato incendiario a “Libertà” di Siracusa

SIRACUSA – Duplice attentato incendiario alla originaria sede del quotidiano “Libertà” di Siracusa e di “Portobello Sicilia”. A darne notizia, sul quotidiano siracusano, è stato il direttore delle due testate giornalistiche, Giuseppe Bianca, dopo aver sporto denuncia contro ignoti al Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa.
Il primo episodio è avvenuto alle ore 18.30 di martedì sera, quando è giunta alla sede dei vigili del fuoco di Siracusa, la segnalazione di un denso fumo che fuoriusciva dallo stabile al pianterreno di Riviera Dionisio il Grande al civico 187, sede storica delle due testate giornalistiche, oggi utilizzata come archivio e deposito dalla stessa proprietà.
Coloro che hanno agito, sono riusciti a penetrare all’interno della sede dopo avere forzato la porta d’ingresso. Poi hanno rovistato nei due locali, gettato per terra parte del carteggio e sottratto una vecchia centralina telefonica prima di cospargere gli ambienti di liquido infiammabile ed appiccare l’incendio. I due locali sono stati anneriti dalle fiamme, danneggiati i mobili, distrutti i libri contabili della società che gestisce “Libertà” e “Portobello”, macchinari e programmi informatici.
Intorno alle ore 23, invece, ignoti piromani hanno fatto irruzione nei locali attigui alla vecchia sede di “Libertà” e “Portobello Sicilia” in Riviera Dionisio il grande al civico 189 ed hanno appiccato il fuoco alle cataste di vecchi giornali, custoditi nel magazzino. Anche in questo caso, i danni sono stati limitati dall’intervento di un’altra squadra dei vigili del fuoco che ha spento l’incendio.
Per il direttore Giuseppe Bianca “non c’è alcun dubbio sulla natura dolosa dei due danneggiamenti. Non è facile individuare chi possa avere fatto ciò. Anche se non è stata colpita la sede attuale di Libertà, di Portobello e di Video 66, mi sembra un chiaro messaggio di volere colpire questa realtà editoriale che opera a Siracusa da un trentennio.
Non è la prima volta che accade un simile fatto. Ricordo, infatti, che nell’autunno del 2000, siamo stati oggetto di un altro attentato incendiario proprio in quella sede di Riviera Dionisio il grande, allora redazione operativa delle testate giornalistiche che dirigo. Continueremo ad esercitare il nostro ruolo di organo d’informazione e di giornalisti con scrupolo e serietà, convinti che la nostra professione debba dare l’esempio di non piegarsi ad alcun tipo di intimidazione e di essere sereni in qualsiasi circostanza”.
Solidarietà ai giornalisti  di “Libertà” è stata espressa dal presidente regionale dell’Unci, Leone Zingales, che chiede alle forze dell’ordine “di fare luce in tempi rapidi sui due episodi. Il coraggio di raccontare i fatti non si cancella con le fiamme”.
Anche il fiduciario provinciale dell’Unci di Siracusa, Francesco Nania, oltre ad esprimere “solidarietà” al direttore e ai colleghi che operano al Quotidiano Libertà”, sottolinea che “quello subito dal giornale è un atto deprecabile con il quale si vorrebbe attentare alla libertà di stampa ed intimidire l’azione quotidiana di giornalisti che lavorano sul campo con coraggio e professionalità”. Nania si dice fiducioso sull’operato delle “forze dell’ordine che stanno indagando sul caso, certi che si possa fare chiarezza e consentire al quotidiano Libertà di continuare a raccontare i fatti del comprensorio con dedizione ed immutato impegno”.
“Solidarietà ai colleghi del quotidiano Libertà per la grave ed inquietante intimidazione subita”, anche dalla segreteria provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa, guidata dal segretario Aldo Mantineo. “Simili azioni – afferma l’Assostampa Siracusa – giungono, per altro, in un momento particolare per Siracusa – andando a colpire una voce importante che da decenni ormai contribuisce ogni giorno a «raccontare» la città – e, a livello più generale, di grave sofferenza per l’intera categoria sempre più provata da una crisi che sta mettendo a repentaglio la stessa sopravvivenza di tante testate, soprattutto di quelle più piccole, con conseguenze gravissime sulla tenuta dei livelli occupazionali. A Libertà l’incoraggiamento ad andare avanti ed a non arretrare davanti a chi, con la forza del fuoco, vorrebbe provare a soffocarne la voce”.
“Piena e convinta solidarietà ai colleghi del quotidiano siracusano” è stata, infine, espressa dal consigliere nazionale siciliano dell’Ordine dei giornalisti, Giuseppe Gulletta, secondo il quale “i due attentati non riusciranno certamente a piegare i colleghi di Libertà, quotidianamente impegnati a garantire un’informazione libera e completa”.

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