Giornalisti ed Fnsi esprimono estrema preoccupazione e allarme per la cessione dell’emittente televisiva

Le autorità di vigilanza facciano luce sulla vendita de La7

Presidente e segretario generale Fnsi, Giovanni Rossi e Franco Siddi

MILANO – I giornalisti de La7 e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana esprimono estrema preoccupazione e allarme per la cessione della Tv. La7 sarebbe affidata all’editore Cairo priva delle frequenze che le sono state assegnate dallo Stato, che resterebbero a Telecom, così come Mtv. Uno spacchettamento anomalo, su cui – a giudizio dei giornalisti e del loro sindacato – dovranno pronunciarsi le autorità di vigilanza.
All’Agcom e all’Antitrust non può sfuggire che non siamo nell’ambito di una ordinaria transazione commerciale privata ma dentro un’operazione relativa a un’impresa che, per natura, identità e ruolo nel panorama dell’informazione televisiva, è di interesse nazionale.
Guai se qualcuno pensasse di mettere in discussione questo aspetto, le autonomie e il lavoro professionale che costituiscono le basi di un valore non solo materiale de La7!
La chiarezza è indispensabile e vanno sgombrate le nubi di una decisione maturata, nell’azienda, in una fase delicatissima per la vita del Paese e per il sistema dell’informazione.
Tutto ciò proprio mentre La7 cresce negli ascolti grazie all’informazione, in gran parte prodotta dalla redazione guidata da Enrico Mentana, concretizzando la possibilità di realizzare un terzo polo tv in grado di competere realmente con il duopolio.
In gioco non ci sono solo i posti di lavoro e il futuro dell’emittente, ma il pluralismo e la libertà di informazione. La Fnsi e i giornalisti de La7, mentre si attendono segnali di chiarezza dalle Autorità di Garanzia, seguiranno insieme gli sviluppi della vicenda con particolare attenzione e sollecitudine per la difesa di un bene di interesse nazionale, dei posto di lavoro e della loro funzione per un’informazione plurale.

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