Domani a Reggio Calabria una conferenza con Del Boca, Morace, Nunnari, Parisi e Soluri nel 50° dell’Ordine dei giornalisti

Qualità dell’informazione in difesa della libertà di stampa

Carlo Parisi

Lorenzo Del Boca

REGGIO CALABRIA – “Qualità dell’informazione in difesa della libertà di stampa” è il tema della conferenza in programma a Reggio Calabria domani, sabato 2 febbraio, alle ore 17, nella sede del Sindacato Giornalisti della Calabria, in via Biagio Camagna 28.
Nel 50° anniversario dell’Ordine dei giornalisti, istituito con la legge n. 69 del 3 febbraio 1963, il presidente emerito dell’Odg, Lorenzo Del Boca, farà il punto sullo stato di salute della professione assieme al segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, al presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, e a due illustri giornalisti calabresi, Mimmo Morace, già direttore del “Corriere dello Sport”, del “Guerin Sportivo” e del “Domani della Calabria” e Mimmo Nunnari, già vicedirettore nazionale della Tgr Rai.
“La difesa della professione – afferma Del Boca – non ammette deroghe: non si può essere un buon giornalista con il portafogli vuoto, facendo la fame”.
Il tre volte presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa, dei quali è consigliere nazionale in carica, si chiede, infatti: “Come può un giornalista garantire una corretta informazione se può essere comprato anche solo con una cena? Occorre ripristinare un livello economico per la categoria che sia davvero equo e dignitoso”.
D’altro canto “il giornalista – incalza Del Boca – deve fare la sua parte, nel rispetto dell’etica e della deontologia della professione. Non ci si improvvisa giornalisti: occorrono preparazione, studio e, naturalmente, serietà”.
“Il giornalismo, insomma – aggiunge Parisi – non può trasformarsi in accattonaggio, ma impone uno scatto di dignità in difesa della professione”.

Un commento:

  1. Agostino Cimbalo

    Nè per una cena, nè per tutto l’oro del mondo si deve vendere la propria coscienza. Bisogna essere al servizio della verità. Per rispetto a se stessi, ai lettori, all’editore, alla testata, all’Ordine dei giornalisti.

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