ROMA – “77 trasferimenti da Roma a Milano con la scusa dell’«efficienza» non sono forse un ulteriore passo verso la drastica riduzione dell’occupazione?”.
I Comitati di Redazione di News Mediaset, Sport Mediaset, Studio Aperto, TG4, TG5, Videonews ritengono, infatti, che “questa procedura va a colpire dei soggetti deboli, donne e madri lavoratrici impossibilitate al trasferimento e dunque costrette alle dimissioni dal lavoro”.
I Comitati di Redazione di Mediaset concordano con le Organizzazioni Sindacali Territoriali Cgil, Cisl e Uil e con le Rsu aziendali nella convinzione che “la procedura mira soltanto a ridurre i livelli occupazionali e rappresenta un ulteriore passo per una drastica diminuzione dell’occupazione dopo le esternalizzazioni del passato recente”.
I Comitati di Redazione di News Mediaset, Sport Mediaset, Studio Aperto, TG4, TG5, Videonews ritengono, infatti, che “questa procedura va a colpire dei soggetti deboli, donne e madri lavoratrici impossibilitate al trasferimento e dunque costrette alle dimissioni dal lavoro”.
I Comitati di Redazione di Mediaset concordano con le Organizzazioni Sindacali Territoriali Cgil, Cisl e Uil e con le Rsu aziendali nella convinzione che “la procedura mira soltanto a ridurre i livelli occupazionali e rappresenta un ulteriore passo per una drastica diminuzione dell’occupazione dopo le esternalizzazioni del passato recente”.
“L’operazione – affermano i Cdr di Mediaset esprimendo la loro solidarietà a tutte le colleghe ed i colleghi coinvolti – è inaccettabile anche perché attuata in un’impresa di comunicazioni in cui la sede di lavoro è sempre meno rilevante, soprattutto alla luce delle innovazioni tecnologiche, e perché sintomatica di un atteggiamento rinunciatario di fronte alla crisi, che privilegia i tagli e non prevede concrete azioni di rilancio, possibili solo investendo sulla produzione e sul patrimonio umano”.