Intervista al presidente di Italia Lavoro, Paolo Reboani, che domani firma l’accordo con la Regione Calabria

“Una nuova stagione per l’occupazione giovanile”

Paolo Reboani

SOVERATO (Catanzaro) – Si terrà domani, giovedì 5 luglio, alle ore 16, presso l’Acquario comunale di Soverato, la conferenza stampa dell’assessore regionale al lavoro e politiche sociali, Francescantonio Stillitani e del presidente di “Italia Lavoro”, Paolo Reboani, per la presentazione di un accordo quadro tra Regione Calabria e “Italia Lavoro Spa”.
In particolare, la convenzione che, nell’occasione, sarà siglata dai due enti, tende a far sì che “Italia Lavoro” collabori con la Regione Calabria nell’ambitodelle politiche di sviluppo dell’occupazione e nella programmazione dell’utilizzo delle risorse.
L’incontro con la stampa è stato organizzato in occasione del Workshop regionale sul tema: “Il lavoro occasionale accessorio in Calabria”, che avrà inizio alle ore 17 nella sala convegni dell’Acquario comunale di Soverato.
Al seminario interverranno: l’assessore regionale al lavoro, Francescantonio Stillitani; il presidente di “Italia Lavoro”, Paolo Reboani; il direttore generale del dipartimento 10, Bruno Calvetta; Domenico Bova di “Italia Lavoro” e il direttore generale dell’Inps Calabria, Pietro Putame.
A Soverato, dunque, una giornata di lavori organizzata dall’assessorato al Lavoro e da “Italia Lavoro” per presentare agli addetti ai lavori, agli operatori dell’informazione e all’opinione pubblica i progetti e gli interventi messi in campo per l’occupazione calabrese.
In mattinata un incontro con gli operatori dei servizi per il lavoro, nel pomeriggio, l’incontro con i giornalisti e il convegno che vede coinvolte le forze produttive della regione. Su questo abbiamo intervistato il presidente di “Italia Lavoro”, Paolo Reboani.

– Presidente Reboani, quali progetti sono stati presentati, e a chi sono rivolti?

“La giornata di domani è interamente dedicata ai progetti rivolti ai giovani calabresi. Italia Lavoro, insieme alla Regione, promuove in questa occasione il contratto di apprendistato presso le forze produttive affinché sia effettivamente la porta di accesso all’occupazione.
È un’occasione per confrontarsi con imprenditori e sindacati per definire le azioni da svolgere insieme per una più larga diffusione di questo contratto. In precedenza si svolge un incontro con gli operatori dei Centri per l’impiego, dei Cilo e degli Informagiovani perché saranno loro il tramite fondamentale per proporre e valorizzare le opportunità del programma nazionale sull’apprendistato – Amva – e delle “botteghe di mestiere” che nasceranno sul territorio in piccole imprese locali proprio per formare i giovani ai mestieri artigianali, ricchi di potenzialità professionali anche in questa fase di grave crisi.

Infine, intendiamo promuovere anche l’utilizzo del lavoro accessorio attraverso lo strumento dei voucher che può consentire ai ragazzi – anche gli studenti nei periodi di pausa dallo studio, d’estate per esempio – di entrare nel mercato del lavoro grazie ad uno strumento semplice, che prevede oltre al salario anche la copertura assistenziale e previdenziale e che garantisce un rapporto corretto e alla luce del sole tra datore di lavoro e lavoratore. Il voucher deve essere anche un forte strumento di contrasto al lavoro sommerso”.

– La disoccupazione giovanile è la vera emergenza, e specialmente in un territorio come quello calabrese.

“Non vi è dubbio che la condizione dei giovani in Calabria è particolarmente difficile, come dimostra il tasso di disoccupazione, quasi al 30% per i giovani tra i 15 e i 29 anni (tra i 15 e i 24 è oltre il 40), e il basso tasso di occupazione, poco più del 20%.
La Calabria, come molti territori del Sud, vive le difficoltà del mercato del lavoro tipiche del nostro Paese moltiplicate da problemi decennali e strutturali: la debolezza dei servizi per il lavoro, la farraginosità del sistema della formazione, le infrastrutture. Per questo è necessario sperimentare una nuova stagione di politiche del lavoro che adotti pienamente gli strumenti dell’apprendistato, del lavoro accessorio e valorizzi le potenzialità del lavoro manuale quali strumenti per aumentare le opportunità occupazionali dei giovani.
Sfruttando in maniera sempre più efficace le risorse europee, inoltre, sarà possibile adottare azioni che recuperino l’evasione scolastica e costruiscano dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Se tutto ciò avrà efficacia significherà che le riforme attuate sono in grado di far ripartire il Mezzogiorno”.

– È possibile fare un primo bilancio della collaborazione con la Regione Calabria?

“Nell’ultimo anno Italia Lavoro ha rafforzato notevolmente il rapporto con le Regioni, cui spetta costituzionalmente la competenza in materia di politiche del lavoro e formazione. Devo dire che tutte, dall’inizio della crisi nel 2008 si sono particolarmente impegnate e appassionate nella realizzazione di interventi sul mercato del lavoro rivolti ai giovani e a coloro che beneficiano di ammortizzatori sociali.
In questo quadro si è sviluppato anche il rapporto con la Calabria. L’appuntamento di domani è solo l’ultimo di una serie di incontri e di impegni che ci siamo assunti e stiamo portando avanti insieme all’assessorato al Lavoro per valorizzare risorse umane, talenti, competenze, e anche risorse economiche che il governo e l’Unione europea ci mettono a disposizione.
Proprio per questo sottoscriviamo insieme all’assessore Stillitani un accordo quadro che contiene le linee fondamentali di questo impegno: favorire l’integrazione tra politiche dell’occupazione e politiche formative; qualificare i servizi per l’impiego; potenziare il raccordo scuola-università-lavoro per facilitare l’accesso dei giovani al mondo del lavoro; promuovere l’utilizzo dell’apprendistato e dei voucher per i buoni lavoro; sviluppare i servizi alla persona (con il programma Assap presentato di recente sempre insieme all’assessorato), per aumentare l’occupazione femminile e dei cittadini immigrati – che rappresentano la quota più significativa di persone impiegate in questo settore, cercando di strappare al sommerso questo tipo di professione.
In generale, supportare la Regione nella programmazione degli interventi e nel raccordo tra obiettivi nazionali e regionali”.

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