Nonostante l’apertura del ministro Cancellieri, “censura e occultamento sistematico di una struttura e di 132 persone”

Al Cie di Milano vietato l’ingresso ai giornalisti

Il Cie di via Corelli, a Milano

Anna Maria Cancellieri

ROMA – “Nonostante l’apertura del ministro Cancellieri si continua a negare l’ingresso ai giornalisti nel Cie di via Corelli a Milano”. La denuncia è dell’Arci che definisce quella di Milano “una struttura detentiva, per chi non ha commesso nessun reato, poco propensa a farsi visitare e controllare”.
L’Arci fa riferimento alla risposta della Prefettura di Milano del 14 marzo scorso, nel quale non si consente l’accesso dei giornalisti nella struttura.
“Per evitare rivolte e per ordine di sicurezza pubblica a novembre del 2010 si sequestrano i cellulari ai detenuti, il 14 marzo si vieta l’ingresso di «estranei». – denunciano Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci, e di Ilaria Scovazzi, responsabile immigrazione Arci Milano – Siamo davanti a una censura e occultamento sistematico di una struttura e di 132 persone”.
“Siamo davanti – aggiungono – a un pericoloso esempio di sospensione di democrazia e di militarizzazione di una struttura detentiva in nome della prevenzione e della sicurezza. Ribadiamo, come facciamo da sempre, l’urgenza di chiudere tutti i Cie d’Italia e l’intollerabilità della struttura di Milano, dove vengono negati quotidianamente i più elementari diritti delle persone”. (Asca)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *