Un nuovo esposto del consigliere nazionale Odg, Pierluigi Franz, contro la conduttrice e giornalista: “Fa pubblicità”

“Attenta, Caterina Balivo: l’Ordine ti ha avvertita!”

Caterina Balivo

Pier Luigi Roesler Franz

ROMA – Caterina Balivo, popolare conduttrice tv (l’abbiamo vista in numerosi programmi di intrattenimento sui canali Rai), ex concorrente a Miss Italia, gira anche spot pubblicitari. Nulla di male, per una show girl. Peccato, però, che la Balivo sia una giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania (è nata a Napoli, classe 1980) dal 16 dicembre 2002. E, come tutti i giornalisti dovrebbero aver chiaro in mente, la legge istitutiva dell’Ordine, ovvero la legge n. 69 del 3 febbraio 1963 vieta espressamente ad un giornalista di fare pubblicità, utilizzando, cioè, la propria immagine a scopi commerciali. E, ancor più grave, è il fatto che Caterina Balivo sembri recidiva, se è vero – come è vero – che sia stata già redarguita, tramite la sanzione dell’avvertimento, dall’Ordine dei giornalisti della Campania in data 18 marzo 2011, su segnalazione (a più riprese) di Pierluigi Roesler Franz, consigliere nazionale dell’Ordine.
Ebbene, nonostante l’avvertimento, “la predetta collega – spiega Franz in un nuovo esposto indirizzato all’Odg nazionale e della Campania – continua tranquillamente a fungere da testimonial pubblicitaria per ‘Cannella’, importante Casa di moda (abbigliamento e gioielli), affermando, al termine di queste reclames,: ‘Cannella, italiana come me’”.
Non solo: “Caterina Balivo, giunta al terzo posto assoluto a Miss Italia 1999, – fa notare Franz – ha posato per foto osée e calendari di grande tiratura e, di recente, è finita in edicola in un lungo servizio fotografico senza veli, in barca con il suo fidanzato (cliccare su: http://www.abruzzo24ore.tv/news/Caterina-Balivo-senza-veli-in-barca-FOTO/51659.htm)”.
Insomma, “a mio parere – chiosa Franz – non dovrebbe esserci alcun dubbio che, fungendo da testimonial per un marchio importante di abiti di moda e di gioielli come Cannella, la giornalista Caterina Balivo abbia fatto pubblicità vietata, violando gravemente gli articoli 1, 2 e 48 della legge 3.2.1963 n. 69 sull’ordinamento della professione giornalistica con riferimento all’articolo 44 del vigente Cnlg e alla Carta dei Doveri del giornalista dell’ 8 luglio 1993 (nella parte in cui vieta ai giornalisti di prestare il nome, la voce, l’immagine per iniziative pubblicitarie incompatibili con la tutela dell’autonomia professionale), nonché al Dlgs n. 74/1992”.
Per completare il quadro, manca un ultimo elemento, anch’esso segnalato puntualmente e con dovizia di riferimenti dal consigliere nazionale dell’Ordine: “La giornalista pubblicista Caterina Balivo, come si afferma nella decisione dell’Ordine della Campania del 18 marzo scorso, ‘è titolare nella versione cartacea e online sul quotidiano Il Mattino di Napoli di una rubrica denominata ‘La posta di Caterina’, rispondendo ai lettori e fornendo informazioni, consigli e suggerimenti su argomenti di carattere generale e sociale’”.
“Va quindi al più presto sottoposta ad un nuovo procedimento disciplinare da parte dell’Ordine dei Giornalisti della Campania ex artt. 48 e 49, primo comma, della legge n. 69 del 1963”. Con un’aggravante:  “La duplice recidiva in cui è incorsa la giornalista pubblicista Caterina Balivo, – conclude Franz – per aver del tutto ignorato la sanzione dell’avvertimento inflittale il 18 marzo 2011, in quanto ha continuato a fungere da testimonial per pubblicità commerciale vietata per ogni giornalista, dovrebbe ora indurre l’Ordine della Campania ad irrogarle una sanzione ben più pesante e commisurata alla gravità del suo comportamento”.

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