E’ la richiesta che il giornalista rivolge a tutti dal suo nuovo sito internet. “Mi servono per fare il servizio pubblico”

Il ritorno di Michele Santoro: “Datemi 10 euro”

Michele Santoro

ROMA – “Finalmente si comincia”: esordisce così Michele Santoro, in un video, apparso ieri sul suo nuovo sito internet (www.serviziopubblico.it) in cui annuncia il suo ritorno. Non sulla Rai, ovviamente – “chi avesse ancora dubbi in proposito, – dice – è meglio che se li faccia passare” – ma su una multipiattaforma, o meglio “laddove sarà possibile andare in onda”. Quel che è certa, al momento, è la data della rentrée: giovedì 3 novembre. E la richiesta di sostentamento, che il giornalista epurato manu sua dal servizio pubblico –  in realtà “il servizio pubblico in Italia non esiste” – rivolge direttamente al pubblico: “Andiamo in giro col berrettino – ammette candidamente Santoro – per poter riaccendere le telecamere. Dove? In una piazza, per esempio, in qualsiasi posto dove sarà possibile, e le terremo accese finché il conflitto d’interesse in questo Paese non sarà definitivamente sepolto”.
La richiesta è chiara. E concreta: “Potremo fare questo solo se avremo voi, il nostro pubblico, accanto. Vi chiedo 10 euro e vi chiedo di diffondere questa richiesta a tutti i vostri amici”.
Quello di Santoro è un vero e proprio spot, con tanto di modalità illustrate passo passo per l’invio del contributo: “Potete darci i 10 euro con un bonifico, attraverso internet, con un bollettino postale”. Tutto ciò “per garantirci di fare una televisione senza padroni economici e senza padrini politici”.
Al pubblico, in cambio, l’ex mattatore di Annozero assicura il dominio della sua tv: “Sarete voi gli unici padroni”.
L’appello per costruire il servizio pubblico secondo Santoro prosegue sul web – nell’home page del suo sito sono ben in evidenza gli estremi per effettuare il versamento dei 10 euro – ma intanto fioccano polemiche. A destra e a manca.

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