Nella stupefacente “replica" alle nostre osservazioni, accuse gratuite ma nessuna risposta concreta

Giornalisti: ma la Regione le ha lette le carte?

La sede della Giunta Regionale della Calabria, a Catanzaro

REGGIO CALABRIA – Il 10 maggio scorso, abbiamo pubblicato l’articolo “Giornalisti «estratti» sulla ruota della Regione”, traendo spunto dall’estrazione di 120 curriculum contenuti nella “Short List Esperti” della “Banca Dati Telematica” della Regione Calabria, per le selezioni di 3 redattori “Profilo A” e 2 redattori “Profilo B”, che ha prodotto due elenchi identici di 60 candidati.
Nell’articolo abbiamo evidenziato che, stando agli atti pubblicati dalla Regione Calabria, il bando sembra essere stato cambiato “in corsa”. Troppe incongruenze e inserimento negli elenchi-fotocopia di candidati che, stando al bando, non avrebbero i requisiti richiesti.
Da un’attenta analisi delle carte abbiamo, infatti, osservato sostanziali differenze riscontrabili dalle due versioni dell’avviso che, per facilitarne la comprensione, abbiamo chiamato “Bando vecchio” e “Bando nuovo”, entrambi pubblicati in coda all’articolo.
A distanza di dieci giorni, registriamo la replica della Regione Calabria che, invece di fornire adeguate risposte alle nostre osservazioni, tenta di spostare l’attenzione su una nostra, presunta, disattenta lettura della documentazione.
Nel pubblicare integralmente la “replica” della Regione Calabria, facciamo notare che la stessa tenta di far passare la tesi dell’attacco strumentale, da parte nostra, accusandoci di aver confuso l’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 42 del 17.10.2008 (da noi mai citato, in quanto, appunto, concluso nell’aprile 2010) con quello approvato con decreto n. 76 del 12 gennaio 2011.
In realtà, le nostre osservazioni sono riferite all’avviso pubblico del dicembre 2010 (quindi, otto mesi dopo la conclusione del primo) ed a quello del citato decreto n. 76 del 12 gennaio 2011.
Tanto per tagliare la testa al toro: il decreto n. 76 del 12 gennaio 2011 è relativo alla selezione di 5 giornalisti  “con contratto di lavoro individuale subordinato a tempo determinato”, regolato dal contratto nazionale di lavoro giornalistico. Peccato che il Verbale n. 1 della Commissione di Valutazione, che ha estratto i 120 curriculum-fotocopia, si riferisce sì al decreto n. 76 del 12 gennaio 2011, ma parli di selezione di 5 “esperti esterni per l’incarico di giornalisti professionisti con funzioni di redattore ordinario”. “Esperti esterni”, dunque, non dipendenti con contratto di lavoro subordinato.
Ecco, quindi, entrare in gioco l’avviso di dicembre 2010 che parla, appunto, di contratto di “collaborazione coordinata e continuativa”. Avviso, quello di dicembre 2010, che nella sua “replica” la Regione Calabria, stranamente “dimentica” di menzionare.

LA REPLICA DELLA REGIONE CALABRIA
In riferimento al comunicato stampa del Sindacato dei giornalisti calabresi, il Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione replica come segue: 
“La nota del Sindacato dei giornalisti calabresi relativa al bando di selezione di cinque giornalisti per le comunicazione dei Por Calabria, ci induce ad alcune precisazioni.
Appare faziosa, dai toni non proprio istituzionali e, soprattutto, denigratoria nei confronti dell’Ente e del Presidente Scopelliti che, nella fattispecie, non ha alcun potere decisionale sui bandi che, tra l’altro, hanno superato, prima della pubblicazione, le procedure tecniche previste. La Regione Calabria sta valutando l’ipotesi di adire le vie legali per tutelare la propria immagine.
Nel merito, è opportuno precisare che sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 4 del 28.01.2011 è stato pubblicato l’Avviso Pubblico per la Selezione di n. 5 (cinque) giornalisti professionisti con funzioni di Redattore Ordinario per le attività di Comunicazione previste dai Piani di Comunicazione dei POR Calabria FESR 2007/2013, approvato con Decreto n. 76 del 12.01.2011.
Lo stesso bando è scaduto il 17.02.2011 e non ha subito alcuna variazione e/o modifica in corso. Molto probabilmente chi ha scritto la nota fa riferimento ad un precedente bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 42 del 17.10.2008 recante “Procedura Selettiva per l’individuazione di n. 5 (cinque) giornalisti professionisti da assegnare all’Ufficio Stampa della Giunta Regionale della Calabria, con funzioni di redattore ordinario, per l’attività di comunicazione previste dai Piani di Comunicazione dei Programmi Operativi 2007/2013, cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dal Fondo Sociale Europeo”.
Il bando è scaduto il 30.11.2008 e si è concluso con la selezione di n. 5 giornalisti professionisti, assunti a contratto determinato per un anno (maggio 2009 – aprile 2010), che hanno espletato il loro incarico svolgendo attività contemplate nei Piani di Comunicazione dei PO FESR e FSE 2007/2013.
Il suddetto bando, prevedeva diversi criteri di selezione da quelli adottati nella nuova procedura di selezione poiché si è inteso introdurre alcuni criteri relativi al titolo di studio e, nel contempo, si è proceduto a ridefinire la tipologia contrattuale di inquadramento dei professionisti. Trattasi quindi di nessun cambio in corso d’opera, bensì di due differenti bandi pubblicati a distanza di due anni con l’introduzione di ulteriori e restrittivi criteri di selezione in relazione alle esigenze commisurate all’incarico da espletare. E’ evidente come una lettura più attenta della documentazione avrebbe portato ad un’analisi dei fatti confacente alla realtà e non, come accaduto, totalmente distorta e priva di alcun fondamento”.

LA RISPOSTA DEL SINDACATO DEI GIORNALISTI DELLA CALABRIA
La risposta della Regione Calabria è davvero stupefacente. Gratuite accuse ed insinuazioni non meritano alcuna risposta, ma si commentano da sole. Del resto, nel lanciare strali contro il Sindacato dei Giornalisti della Calabria, la Regione Calabria costruisce una strana teoria denigratoria nei suoi confronti, tentando di attribuirci una disattenta lettura della documentazione che – a suo giudizio – ci avrebbe indotto ad un’analisi “totalmente distorta e priva di alcun fondamento”. E ciò, a giudizio della Regione Calabria, per il motivo che avremmo confuso l’avviso del 17 ottobre 2008 (scaduto il 30 novembre 2008 e concluso con l’assunzione di 5 giornalisti professionisti da maggio 2009 ad aprile 2010) con l’avviso pubblicato il 28 gennaio 2011 con scadenza 17 febbraio 2011.
Se la Regione Calabria ha impiegato dieci giorni per dare una risposta alle nostre domande, si suppone abbia letto attentamente la nostra denuncia e la relativa documentazione. Ebbene, noi non abbiamo mai chiamato in causa l’avviso del 17 ottobre 2008, come dice bene la Regione, conclusosi ad aprile del 2010.
Abbiamo chiesto lumi sull’avviso del dicembre 2010 (ovvero otto mesi dopo la conclusione di quello del 2008) “per la selezione di 5 giornalisti esperti esterni per l’incarico di giornalisti professionisti con funzioni di redattore ordinario per le attività di comunicazione previste dai piani di comunicazione dei programmi operativi Fesr e fse 2007/2013”, il cui rapporto giuridico-economico è regolato “con contratto di lavoro/disciplinare di incarico individuale, in base all’istituto della collaborazione coordinata e continuativa e della consulenza professionale”.
Avviso seguito, pochi giorni dopo, da quello del 28 gennaio 2011 “per l’individuazione di 5 giornalisti professionisti da assegnare all’Ufficio Stampa della Giunta Regionale della Calabria, con funzioni di redattore ordinario, per le attività di comunicazione previste dai piani di comunicazione dei programmi operativi 2007/2013, cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dal Fondo Sociale Europeo”, il cui rapporto giuridico-economico è regolato con contratto di lavoro individuale subordinato a tempo determinato avente la durata di un anno, rinnovabile fino alla fine della legislatura”.
I due avvisi sono allegati alla nostra nota del 14 maggio 2011, assieme al verbale della Commissione che, il 21 aprile 2011, ha proceduto alla “estrazione dei curriculum per la selezione di 5 esperti esterni per l’incarico di giornalisti professionisti con funzioni di redattore ordinario per le attività di comunicazione previste dai piani di comunicazione dei Por Calabria Fesr 2007/2013, di cui all’avviso pubblico approvato con decreto n. 76 del 12.01.2011”. Verbale sottoscritto in calce dall’ing. Luigi Zinno, dall’ing. Angelo Melina e dalla dott. Rosa Conforti.
Si avete letto bene: decreto n. 76 del 12 gennaio 2011, lo stesso richiamato dalla Regione Calabria nella risposta odierna, con la quale definisce la nota del Sindacato dei Giornalisti della Calabria “faziosa” e “soprattutto denigratoria nei confronti dell’Ente Regione e del Presidente Scopelliti”.
Dunque, per riassumere: l’avviso del 2008 si è concluso ad aprile del 2010; del dicembre 2010 esiste un avviso per “esperti esterni” con contratto co.co.co.; del gennaio 2011 esiste un avviso per “redattori” con contratto di lavoro subordinato relativo al decreto n. 76 del 12.01.2011; il 21 aprile 2011, con verbale n. 1, l’apposita Commissione regionale “estrae i curriculum” dalla Short List Esperti – Banca Dati Telematica per la selezione relativa all’avviso per “esperti esterni” approvato con decreto n. 76 del 12.01.2011.
Ci scusiamo con i colleghi ed i lettori per l’elencazione di documenti e date. Probabilmente, a qualcuno è sfuggito che erano allegati (in originale) alla nota pubblicata il 14 maggio scorso dal nostro quotidiano Giornalisti Calabria. La Regione Calabria sta valutando l’ipotesi di adire le vie legali per tutelare la propria immagine? Legga prima attentamente le carte prodotte dai propri uffici e pubblicate sul sito ufficiale della Regione Calabria.
Al Governatore Scopelliti un piccolo e modesto consiglio. Pretenda la massima attenzione e l’assoluta chiarezza in tutti gli atti amministrativi. E, soprattutto, faccia bene leggere le carte a chi si occupa di rispondere ai legittimi dubbi di chi è deputato a difendere gli interessi di una categoria di lavoratori.

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