Botta e risposta sul divieto alla partecipazione di Bersani e Fini, lunedì, a “Vieni via con me”

Rizzo Nervo: “Masi non ha poteri di veto”

Mauro Masi

Nino Rizzo Nervo

ROMA  – “Il direttore generale deve smettere di pensare che la Rai sia una cosa sua. Lo invito a leggere bene gli indirizzi della commissione parlamentare e le circolari aziendali. Non esiste nulla che vieti la possibilità a una trasmissione di cultura di invitare politici. Ma in quale paese al mondo si può vietare che il presidente della Camera e il principale segretario del partito di centrosinistra possano intervenire sui valori della destra e della sinistra?”. E’ la reazione, raccolta dai microfoni di CNRmedia, del consigliere Rai, Nino Rizzo Nervo, in relazione all’ultima trovata di Mauro Masi di vietare, lunedì prossimo, la partecipazione di Fini e Bersani a “Vieni via con me” e sulla quale il direttore di Raitre, Paolo Ruffini, ha già risposto al direttore generale che, sulla base della normativa vigente, nulla osta a che il programma di Fabio Fazio e di Roberto Saviano ospiti il leader del Pd ed il leader di FLi e presidente della Camera dei deputati.
“Come si può vietare – continua Rizzo Nervo – a un servizio pubblico, in un periodo che non è nemmeno di elezioni, di invitare la terza istituzione del paese e il segretario del maggior partito d’opposizione? E’ una follia, se lo sentono in Inghilterra o in Francia si mettono non a ridere, a piangere. Lunedì Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani saranno in trasmissione. Il direttore generale non ha il potere di emanare simili divieti. Questo è un abuso di potere e potrebbe avere anche rilievi penali”, conclude Rizzo Nervo.
Immediata la replica di Masi: “Il consigliere Rizzo Nervo è da troppo tempo abituato ad affrontare problematiche aziendali rimaste irrisolte – che lui ben conosce perché è in Rai da decine di anni – con roboanti e minacciose dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa in orario pomeridiano. Al riguardo è bene che sappia, ma lui lo sa benissimo, che io non mi faccio intimidire né da lui né da altri. In più e solo per inciso osservo che prima di parlare di problematiche giuridiche dovrebbe meglio documentarsi. Gli ricordo, infatti, che ‘l’abuso di potere’ (peraltro citato a sproposito nelle sue dichiarazioni) è una figura sconosciuta al nostro ordinamento”.
Controreplica di Nino Rizzo Nervo: “Rassicuro Masi: io non ho l’abitudine di intimidire nessuno, piuttosto sia lui a smettere di intimidire direttori di rete, conduttori, autori e artisti e cominci, se ne è capace, una buona volta a lavorare per l’azienda e non contro l’azienda”.
Il consigliere d’amministrazione della Rai aggiunge: “Gli chiedo anche di perdonarmi: io ho sempre lavorato nel settore del giornalismo, della comunicazione e della televisione, e ammetto che su alcune materie possa saperne meno di un ex segretario generale della Presidenza del consiglio, che la televisione l’ha sempre conosciuta come uno dei tanti elettrodomestici presenti nelle nostre case. Ritengo però che anche un burocrate possa capire cosa intendevo per ‘abuso di potere’ di un direttore generale della Rai. Gli garantisco, infine, che quando ho qualcosa da dire la dico ad ogni orario del giorno e della notte (non soltanto in orario pomeridiano come da lui non so perché lamentato), ma questo dipende soprattutto dall’orario in cui il direttore generale commette errori ed abusi”.

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