Il direttore di Avvenire a Fano: “Boffo è stato oggetto di un attacco mediatico”

A Marco Tarquinio il Premio Valerio Volpini

Marco Tarquinio, Enesto Preziosi e don Raffaele Mazzoli

FANO (Pesaro Urbino) – “Boffo è stato oggetto di un attacco mediatico che ha trovato la sua definitiva soluzione con un atto di giustizia nei confronti di Feltri, atto approvato all’unanimità da parte dell’Ordine dei giornalisti che ha riconosciuto l’esistenza di una gravissima violazione delle regole di deontologia professionale”. Lo ha detto il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, successore di Dino Boffo alla guida del quotidiano della Cei, che ha ricevuto a Fano il premio giornalistico “Valerio Volpini”, indetto da “Il Nuovo Amico”, settimanale d’informazione delle Diocesi di Pesaro-Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola-Urbino, Urbania, Sant’Angelo in Vado. La manifestazione, giunta alla sesta edizione, ha avuto luogo nel Centro Pastorale Diocesano ed ha visto Tarquinio ritirare il premio dalle mani di Giovanni Volpini, figlio del giornalista scomparso. Ad introdurre i lavori è stato il vescovo di Fano, monsignor Armando Trasarti, che ha preceduto le relazioni di don Raffaele Mazzoli, direttore de “Il Nuovo Amico” ed Ernesto Preziosi dell’Università Cattolica di Milano.
“E’ stata una pagina dolorosa che mi ha investito personalmente – ha aggiunto – in quanto da quel momento sono stato nominato direttore reggente per sei mesi e dunque dal prossimo 24 novembre diverrò direttore a tutti gli effetti, l’ottavo direttore di un giornale che ha alle spalle una grande tradizione e grandi personaggi a cominciare da Angelo Narducci”. Nel suo intervento, Tarquinio ha definito “delitto mediatico” il tentativo di “mutilare la stampa, in particolare le piccole testate locali, in prevalenza di ispirazione cattolica, e la piccola editoria con l’aumento dei costi di spedizione e la riduzione dei contributi statali”.

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